Pandemusica tra poco fuori

È in dirittura di arrivo il nostro nuovo nuovo Cd: Pandemusica. Molti dei pezzi sono nati durante la pandemia e la prendono come spunto… Ci abbiamo lavorato in presenza, se pure con le dovute precauzioni, e a distanza , interagendo con nostri colleghi in Sicilia, Toscana, a Lisbona e a New York.

Ci siamo avvalsi delle preziose collaborazioni di Riccardo Tesi all’organetto; Maria Anadon, Davide Zaccaria e Fernando Jorge Silva che con voce, violoncello e chitarra portoghese hanno suonato in uno dei pezzi coi testi scritti ancora per noi – in portoghese – da Marcello Sacco; del Coro Stelutis diretto da Silvia Vacchi che abbiamo coinvolto in un pezzo scritto adattando liberamente antiche diagnosi nelle cartelle cliniche dei malati psichiatrici dell’Ospedale Roncati , sul quale abbiamo; di Faisal Taher alla voce; di Fabio Sodano al ney e balaban; di Janna Carioli che ci ha regalato un pezzo scritto a quattro mani con la nostra Frida Forlani in cui c’è anche Elio Pugliese alla fisarmonica; di Marco Cappelli che da oltreoceano ci ha mandato una chitarra elettrica per un pezzo per noi alquanto inedito: una specie di rap con accompagnamento ritmico del Tamburello Proton; di Simone Zanchini alla fisarmonica; di Mirco Mungari alla tammorra e bendir, di Maurizio Piancastelli al flicorno e di Andrea Taravelli al basso fretless.

Ancora l’immagine di copertina è stata creata da Laura Manfredi e la grafica curata da Alberto Sarti. Ancora ci siamo avvalsi di Corrado Cristina per il missaggio, fatto al Groove Factory di Bologna, e per la registrazione del coro; per le altre registrazioni dal vivo siamo stati stavolta al Duna Studio Andrea Scardovi, mentre per le sovraincisioni abbiamo alternato fra gli studi Zanzibar e Diana, oltre ai contributi a distanza e a un prezioso aiuto di Fabio Bonanno.

Infine ci siamo noi… oltre alla già menzionata Frida alla voce, e Guido Sodo alle chitarre e voce, abbiamo le percussioni di Paolo Caruso , il contrabbasso di Giovanni Calcaterra e i sax di Ivan Valentini.

Con l’augurio che il nostro pane di musica, caldo caldo appena sfornato, possa accogliere una situazione migliore di quella che stiamo vivendo da due anni…