chitarra, chitarra battente, chitarra portoghese, oud, mandoloncello e voce 

Napoletano, autore di testi e musiche, è diplomato in chitarra classica e laureato con lode in musica applicata. Ha collaborato come musicista e cantante con diverse formazioni di musica antica: con l’ensemble medievale Acantus ha partecipato a numerosi festival internazionali e alla programmazione su Euroradio e BBC, incidendo il Cd Acantus (Gimell, 1999). Ha arrangiato e suonato alcuni brani nel CD Italia del tenore Juan Diego Florez (Decca, 2015). Per la Cineteca di Bologna ha composto le musiche per alcuni film muti che ha accompagnato dal vivo in numerosi Paesi. Ha collaborato col regista Davide Iodice come compositore, musicista e cantante per le musiche di Zingari di Viviani con Nino D’Angelo, ‘A Sciaveca, di M. Borrelli, e Euridice di Valeria Parrella con Michele Riondino e Federica Fracassi. Con lo stesso ruolo collabora con diverse compagnie teatrali abbinando al canto e agli strumenti a corda l’uso del live electronics e dell’elettroacustica. Ha cantato come solista nell’ Orfeo III di Berio / Monteverdi prodotto dalla Philarmonie de Paris. È stato docente di canto per la Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna, di pratica di orchestra nei corsi regionali Fare Cinema: la musica di ATER Formazione e attualmente è insegnante di chitarra alla Scuola Comunale Vassura-Baroncini di Imola.

voce

Nata come cantante popolare e di impegno sociale, è stata solista del Canzoniere delle Lame di Bologna, e del gruppo latino-americano Agueybanà.
Diplomata presso la Scuola per Artisti del Teatro Comunale di Bologna, sotto la direzione del M.° Fulvio Angius, si è specializzata presso la Bernstein School of Musical Theatre di Bologna.
Ha esplorato diversi sentieri musicali, incontrando la musica antica, barocca e contemporanea con gli ensemble Tantrìs, Cappella Artemisia, Kalicantus, Caronte; il gospel con Attosecondo e il canto a cappella con il sestetto femminile Vocinblù.
Fra le collaborazioni al suo attivo: le musiche di scena dal vivo ne La Tempesta per la regia di Glauco Mauri al Teatro Romano di Verona; la partecipazione come vocalist in alcuni brani del CD Macramé di Ivano Fossati; per Rai3 ha cantato nella trasmissione di Lucio Dalla Taxi e in Survival; ha fatto parte del cast della teen-opera Isabella, di Azio Corghi al Rossini Opera Festival di Pesaro. Esecutrice di musica contemporanea (Cage, Reich, Glass) si è esibita al teatro comunale di Orvieto e ha collaborato col teatro Comunale di Bologna per le Feste Musicali; con Vocinblù canta le Capelas Imperfeitas, CD con musiche di Nicola Campogrande su testi di Dario Voltolini.
Attualmente canta e suona la chitarra con i DiaTriba, gruppo di spirituals, gospels e arrangiamenti vocali di covers pop e jazz, e con i Cavranera, che propongono adattamenti originali di musica popolare del nord Italia.
E’ contralto nell’Ensemble Color Temporis di Bologna, sotto la direzione di Alessandra Fiori.

Per i più piccini compone le musiche per favole e filastrocche, in collaborazione con Janna Carioli, autrice della Melevisione.

x\

tamburi a cornice, cajon, berimbau, chitarre

Calabrese, ha iniziato la sua formazione musicale studiando chitarra classica. Si è poi avvicinato all’etnomusicologia, coltivando alcuni strumenti popolari della Calabria centromeridionale e le diverse tecniche dei tamburi a cornice del Sud Italia. Parallelamente ha studiato la prassi  della musica  classica  araba e turca ottomana, approfondendo il maqam e i sistemi modali, la tecnica dell’oud e degli strumenti a percussione frequentando lezioni e seminari di Aleksandar Karlic, Adel Shams ed Din, Fabio e Diego Resta, e le percussioni medievali e rinascimentali con Pedro Estevan.

contrabbasso

Dopo il Diploma in Contrabbasso, studia Musica Contemporanea con il M° Stefano Scodanibbio, Musica e Prassi esecutiva Barocca con i M° Mauro Valli e Paolo Zuccheri. In ambito ‘classico’, sul repertorio lirico e sinfonico, anche nel ruolo di Primo Contrabbasso, ha collaborato con varie orchestre, ensemble e teatri italiani.Varia attività cameristica, principalmente in Duo con viola, in Trio d’Archi, in Trio con viola e voce e in Quintetto d’Archi. Ha fatto parte di ensemble specializzati nell’accompagnamento musicale dal vivo di Film muti, di Musica Barocca, gruppi di musica Etnica/Popolare.Dal 1988 insegna Strumento, Teoria musicale-solfeggio e Musica di Insieme presso scuole di Bologna.

Sax soprano, sax alto

Diplomato in saxofono e musica jazz, dai primi anni ’90 conduce gruppi e progetti coi quali propone musiche di sua composizione muovendosi nell’ambito della musica improvvisata e dell’interazione con altre forme espressive.Alterna l’attività musicale con periodi di ricerca nell’ambito della filosofia Zen. Ha suonato in orchestre dirette da Henry Threadgill, Mathias Ruegg, Bruno Tommaso e ha suonato gra gli altri con: Franco D’Andrea, Steve Bernstein, Enrico Rava, Roberto Dani, Tito Mangialajo, Giancarlo Bianchetti, Achille Succi, Lorena Fontana, Attilio Zanchi, Simone Guiducci, Marco Detto, Massimo Manzi, Enrico Merlin, Paolo Botti, Alberto Capelli. Ha collaborato inoltre con il cantautore Vinicio Capossela e con la danzatrice e coreografa statunitense Teri Weikel. Attualmente fa parte del gruppo di Franco D’Andrea Eleven e dell’ Orchestra Spaziale. Nel 2008 ha presentato le sue musiche del CD Light and Darkness in un concerto alla Peking University Hall.

Ci siamo formati a Bologna nel 1991 ma in realtà il gruppo esisteva a Napoli già dagli anni ’80. Da Napoli Guido Sodo emigrò a Modena dove coinvolse nel progetto Carlo Loiodice – polistrumentista e cantante – e il percussionista Roberto Zeno. Nuova emigrazione – piccola – da Modena a Bologna dove si è aggiunta Silvia Testoni, la cantante, poi il contrabbassista Felice Del Gaudio e Paolo Caruso che è subentrato a Roberto Zeno impegnato coi Modena City Ramblers. Ultimi ingressi dei primi anni ’90 Roberto Bartoli e Guglielmo Pagnozzi – rispettivamente contrabbasso e sax/clarinetto, e nel corso di questi anni molte altre collaborazioni fino ad arrivare alla formazione attuale con il sassofonista Ivan Valentini, la cantante  Frida Forlani, il contrabbassista Gianni Calcaterra e il polistrumentista Mirco Mungari.

Il 1994  è stato un anno importante per noi: abbiamo vinto il Premio Città di Recanati e per l’occasione siamo andati in 7, fu quasi un passaggio di consegne fra vecchia e nuova formazione.

Se lo ricordano certamente tutti quelli che erano in sala perché a causa dei soliti problemi tecnici abbiamo dovuto ripetere il pezzo perché non si era sentita neanche una nota. Per fortuna che la ripresa di RAI-2 e Radio-RAI non era in diretta. Abbiamo quindi preso parte al CD dei vincitori dal titolo Nuove Tendenze della Canzone d’Autore V prodotto da Musicultura e distribuito dalla BMG-Ariola.
Abbiamo suonato in tutta Italia, soprattutto al Nord, ma naturalmente anche al Sud, per esempio a Somma Vesuviana dove siamo stati ospiti di una rassegna organizzata dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare. Abbiamo fatto qualche puntatina anche all’estero: siamo stati una settimana al Busker’s festival di Neuchatel – cosa per noi insolita e che ci é molto piaciuta – e in Germania al Musikalischer Sommer di Baden-Baden, dove abbiamo suonato nel più antico teatro d’Europa.

Nel 1997 abbiamo inciso il nostro primo CD Cercando la terra, pubblicato dall’Ermitage.

Altrimenti c’è la possibilità di sentirci per radio: nel 1998 hanno programmato dei nostri brani a Lampi di primavera e Mediterraneo, entrambe su radio RAI-3, nel loro spazio dedicato alla musica di frontiera, una trasmissione dedicata alla musica del mondo sul canale radiofonico spagnolo via satellite Catalunya Musica. Un ‘ altra trasmissione che spesso manda in onda nostri brani e annuncia i nostri concerti è Musica Popolare su Radio Cooperativa.
Nel 2000 abbiamo partecipato a vari festival e rassegne, fra cui Arie di mare all’Argentario e Ville e Castella nelle Marche; abbiamo suonato alla rassegna di musica etnica italiana Cap Sud al Théatre Royal di Mons in Belgio e siamo stati in tournée al Festival luso-italiano Sete sòis sete luas che si si è svolto da luglio a settembre in varie località del Portogallo e della Spagna.

Nel 2001, è uscito a maggio – per la Forrest Hill Records – il nostro nuovo Cd Medinsud.

Qui è iniziata la collaborazione col cantante palestinese Faisal Taher , con cui a tutt’oggi spesso  continuiamo a condividere il palcoscenico. Ecco alcuni estratti da recensioni che abbiamo avuto: “… sono equilibrio e coerenza, unità del discorso e pregiata fattura di tutto il lavoro il reale valore di Medinsud, una magnifica produzione del nostro folk mediterraneo.” Paolo De Bernardin, Musica; “…E’ proprio una bella esibizione a tre voci (spesso accompagnate da altre collaborazioni), singolari e ben distinte fra loro….un risultato che sfida qualsiasi purismo o integralismo musicale di sorta, miscelando miscelando pezzi della tradizione con nuove e/o lontane sonorità, ben amalgamate con convincenti strumenti…” Anna Nacci, Tarantula Rubra. Nel periodo estivo siamo stati ospiti di vari festival: Le vie dei canti a Milano, il Carpino Folk Festival a Carpino (FG), la Notte della Taranta a Calimera (LE) e Invito in Provincia a Marzabotto (BO). Abbiamo anche fatto una nuova tournée in Portogallo – questa volta soprattutto al Sud, in Algarve – nell’ambito del Festival luso-italiano Sete sòis sete luas. Abbiamo partecipato alla compilation distribuita dal Manifesto Pizzica la Tarantula, a cura di Tarantula Rubra che include un nostro brano.
Nel 2002, in gennaio abbiamo partecipato come musicisti in scena allo spettacolo di commemorazione dell’eccidio del Pilastro a Bologna, Le paure da riconoscere, per la regia di Paolo Billi. In agosto abbiamo fatto una tournée in Spagna e in Portogallo, ospiti del Festival Sete Sois Sete Luas e del Festival d’Estiu. La Radio Nazionale Spagnola (RNE) ha mandato un’intervista al gruppo e nostre canzoni nel corso del programma La Bañera de Ulises. Abbiamo inoltre partecipato alle Feste Montefeltrane nelle Marche, al Finibus Terrae nel Salento e al Festival di Santarcangelo dei Teatri, al Festival dell’Argentario e alla sezione del Festival Sete Sois Sete Luas che si è tenuta a Capo Verde nell’isola di Santo Antao, invitati a rappresentare l’Italia assieme al gruppo Barbapedana. Il festival ha affiancato alla parte musicale una umanitaria: una delegazione di Comuni spagnoli, portoghesi e italiani ha offerto 6 computer ad altrettante scuole di Ribeira Grande e gli stessi gruppi hanno offerto dei palloni da calcio ai bambini nel corso di piccole ma emozionanti cerimonie di consegna.

Nel 2003 è uscito il nostro nuovo Cd, Malmediterraneo, per la Forrest Hill Records e due nostri brani – di cui uno in versione inedita, sono stati inserito nella compilation distribuita dal Manifesto dal titolo Altreterre, assieme ad altri artisti che hanno partecipato al Festival di Santarcangelo dei Teatri nel 2002.

Malmediterraneo, a cui ha collaborato come autore di alcuni testi Salvatore Tarallo – che è stato fra i fondatori del gruppo ai suoi esordi napoletani – è stato in classifica nelle world music charts europe nel mese di settembre ed è entrato nella Top Ten di Roots Magazine. Altri ospiti, oltre all’immancabile Faisal Taher , il cantante burkinabè Gabin Dabire e il suonatore di cora senegalese Lao Koyate.
Nel 2004 abbiamo partecipato per la seconda volta alla Notte della Taranta a Corigliano d’Otranto (LE), mentre nel 2005 siamo stati al Folkest di Pordenone, al Carpino Folk Festival Reunion e a Frontignan (F) nell’appendice francese del Sète Sòis Sète Luas.
Nel 2006 è stato ristampato il nostro primo Cd – Cercando la terra – in una nuova edizione con alcuni dei brani in versione live e con l’ organico attuale.
Sempre nel 2006 guardate il nostro amico artista Matteo Soltanto che bel ritratto che ci ha dedicato…

Matteo

Nel 2007 abbiamo ricevuto, durante una serata di commemorazione del cantore di Carpino Andrea Sacco al Teatro del Fuoco di Foggia, il premio Andrea Sacco – La Voce del Gargano.

Nel 2010 abbiamo pubblicato Tutto il mondo è paese,  un Cd di canzoni popolari provenienti da diversi Paesi del mondo.

Spagna, Svezia, Turchia, Grecia, Francia, Portogallo e – naturalmente – Italia. Ancora una volta riflettevamo sulle affinità fra le culture. Anche in questa occasione la voce del nostro fratello arabo, Faisal Taher, illumina alcuni brani. Libretto e copertina sono arricchiti dall’artista Laura Manfredi , che ha interpretato con una bella immagine  la circolarità della musica popolare.

Nel 2014 è uscito  Todo el mundo a cantar.

Tutte canzoni originali,  scritte con la collaborazione di tutti i componenti del gruppo e, ancora una volta, con l’aiuto di Salvatore Tarallo e di Marcello Sacco. Anche stavolta Laura Manfredi ci ha regalato una sua opera per libretto e copertina.

Todo el mundo a cantar è stato selezionato nella prima rosa dei migliori album in dialetto al Premio Tenco.

Nel 2022  è uscito , pubblicato da  Visage Music  Pandemusica

Ancora canzoni originali,  scritte con la collaborazione dei componenti del gruppo, del solito Marcello Sacco e, in un brano, di Janna Carioli, testo musicato da Frida ForlaniFaisal Taher ci ha regalato una toccante canzone dedicata al fratello. Numerose e importanti le collaborazioni, registrate in studi da diverse parti del mondo oltre che d’Italia: Marco Cappelli ha contribuito da New York alla chitarra elettrica, da Lisbona Davide Zaccaria al violoncello, Maria Anadon alla voce e Fernando Jorge Silva alla chitarra portoghese. Dalla Sicilia Faisal Taher alla voce e Fabio Sodano  al baraban e al ney, Riccardo Tesi all’organetto dalla Toscana. Poi sono venuti a suonare in studio da noi Simone Zanchini alla fisarmonica, Andrea Taravelli al basso fretless e Maurizio Piancastelli alla tromba, Elio Pugliese alla fisarmonica, il Coro Stelutis diretto da Silvia Vacchi per chiudere con Mirco Mungari – che ha poi raccolto il testimone da Paolo Caruso ed è entrato nell’organico del gruppo – alla tammorra e bendir. Laura Manfredi ha creato l’immagine  per libretto e copertina, e la grafica è stata ancora curata da Alberto Sarti.

Il Cd come si intuisce dal titolo, è ispirato – o forse per meglio dire ha come trait d’union – la pandemia, e accoglie come è nostra abitudine varie lingue, in questo caso il napoletano, il portoghese, l’arabo e naturalmente l’italiano, anche in una forma – a dire il vero un po’ inventata – quattrocentesca. La parte in portoghese, scritta da Marcello Sacco , è liberamente ispirata al Libro dell’ Inquietudine di Pessoa.